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Pier Luigi Cappucci

idoli congetture e metafore

i teorici metafisici


E' arduo fermare. "teorici metafisici", installazione di Anna Girolomini intensa come tutte le opere di questa artista poliedrica. multimediale, giacchè essi sembrano circumnavigare il tempo, dagli approdi sicuri dell'antichità alle virtualità del futuro, senza la cura di soffermarsi sugli accidenti del presente. Di fatto le. riflessioni" che compiono le comprendono, lo spiegano, lo generano, come occorrenza particolare di un processo incompatibilmente più vasto. complesso. I Teorici hanno il sentore remoto del Mito, senza volto. con ogni volto, il destino di una responsabilità immanente. gravosa che finito con il ricoprirli poco. poco di una patina sedimentata da un tempo materico, mediante una lunga, lenta. continua fatica di ossidazione, molecola dopo molecola. Baluardi di Cronos, impietriti sui loro supporti geometrici arrugginiti,. Teorici sono dei totem della ragione, ma di una ragione sragionevole, che ha consunto le sue stesse fondamenta, che ha logorato. perduto. propri obiettivi, che ha scordato le premesse per avvoltolarsi su se stessa, al di fuori del corpo, della fisicità, degli aspetti materiali. contingenti del mondo fenomenico. I Teorici metafisici sono idoli di un pensiero incorporeo. autoreferenziale, che si allontanato dal dato fisico. materiale per attestarsi sul versante del sublime, dell'astrazione, totalmente assorbito dalla fascinazione della "metà alta", ma anche sterile della teoria, dalla pura formalizzazione, dalla freddezza del modello, dal simulacro. del resto non è forse proprio questo l'etimo di èidòlon,. la rappresentazione iconica l'esempio più noto di modello. ). Tuttavia da questi idoli atavici promana un'aura di ridicola solennità, di comico eroismo,. metà tra un'ironia del disincanto, del distacco. una pomposità. un patetismo quasi surreali, metafisici appunto. E resta sospeso nel dominio dell'ambiguità se l'artista abbia inteso conferire ai Teorici una distanza, anche cinica interpretandone criticamente. caricandone il ruolo, la funzione, mostrandone l'inadeguatezza, oppure se abbia voluto invece congegnare in essi. far trasparire, direttamente, una qualità immaginata peculiare del loro sapere, della loro esistenza congetturante. I Teorici metafisici con la loro testa tra le nuvole, esprimono l'assurdità della cesura tra corpo. ragione ,tra fisico. mentale. La loro sommità, arcaica, surreale. metafisica, si innesta su di una base allungata geometrica. regolare, fredda. tecnologica, appena "riscaldata" da una patina di ruggine, in un contrasto temperato dall'azione uniformante del tempo. dell'atmosfera. Tuttavia dal punto di vista formale, questi bizzarri bricolage, nei quali gli opposti si conciliano. artefatti materiali diversi per funzione. provenienza vengono riadattati, aggregati. rifunzionalizzati in un progetto. in un senso unitari ,suggeriscono un discorso auspicabile, positivo. Dietro la loro apparente semplicità dispiegano la metafora di una cultura ideale, capace di coniugare il Mito con le tecnologie, il passato con il futuro, la ragione con la passione. Capace di fondare se stessa non già sopra utopie astratte. particolari, inarrivabili, bensì sulla concretezza di eventi. bisogni contingenti, sulle risorse della cultura materiale, sul piacere. sulla libertà di edificare. In questa riflessione su di un'etica dei processi culturali si attesta il senso dei Teorici metafisici. Il fatto che. compierla sia l'arte. nuovamente, mi sembra degno di rilievo.

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