Edoardo Di Mauro
L'artista bolognese focalizza il suo progetto estetico sull'interazione
tra arte ed ambiente, sia esso costituito da un interno, e qui viene
adoperata la tecnica classica dell' "environment", come nel caso della
recente installazione "una piuma per volare", dove il pubblico, come da
tradizione, è invitato ad interagire con l'opera, che è
concepita come un vero e proprio ambiente e ideata a partire dalle
caratteristiche specifiche dello spazio, ed in quel caso veniva riprodotto
il volo di uno stormo migratore, efficace metafora atta ad indicare la
volontà dell'arte di librarsi oltre la contingenza materiale. Nel
caso di "Nell'aria col vento" la Girolomini si cimenta invece con l'altra
faccia dell'installazione, quella che si confronta e dialoga con
l'ambiente esterno, quello del suggestivo parco del Centro d'Arte La
Loggia , in Toscana.
Siamo qui in presenza di un 'installazione che si
pone il problema, dialogando con l'ambiente, di fornire all'arte
nuovamente quel senso etico oggi disperso nei mille rivoli della
comunicazione globale. "Nell'aria col vento" reinventa, con i modi
dell'arte, un canneto lacustre : 90 elementi in plexiglas, realizzati con
resina acrilica trasparente sono ritmicamente disposti all'interno di un
contenitore acquatico in movimento atto a mimare con grande efficacia
quanto realmente avviene in natura, con il vento che scuote le canne fino
a piegarle ed increspa la superficie dell'acqua. Impiegando gli strumenti
e le risorse della nostra contemporaneità Anna Girolomini ci
conduce verso una dimensione al di fuori dal tempo dove l'archetipo si
manifesta per l'ennesima volta nella dimensione del presente per fornirci
di questo una possibile spiegazione.